Informazioni sui campi elettromagnetici
I campi elettromagnetici sono originati dall'uso di impianti e strumenti elettrici. Possono avere una forte influenza sul nostro organismo a seconda della loro frequenza. Le conseguenze possono andare da un malessere generale, all'eccitazione nervosa fino alle bruciature interne. Per questo, basandosi sulle leggi per la protezione dei lavoratori e le disposizioni industriali, è necessario determinare il rischio dei lavoratori esposti ai campi elettromagnetici. Sostanzialmente esistono due ambiti di influenza, denominati ambiti di esposizione 1 e 2:
L'ambito di esposizione 1 comprende tutti gli ambiti controllati, p. es. i laboratori elettrici industriali e gli ambienti controllati dalle aziende. Comprende ambiti di accesso generale nei quali si garantisce una breve esposizione dovuta alla modalità di utilizzo dell'impianto. Questa breve esposizione si riferisce a un turno lavorativo. L'incaricato della sicurezza può determinare le radiazioni elettromagnetiche in Gauss o in Tesla e classificarle con l'aiuto dello strumento. In modo speciale, con una frequenza energetica di f = 50 Hz nell'ambito di esposizione 1 il valore limite si considera 1,36 µT, nell'ambito 2 il valore è 0,42 µT. Qui troverà più informazioni sul tema.

Esempio di variazione del campo elettromagnetico con la distanza

Valori di densità di flusso magnetico
Valori di densità del flusso magnetico (B, in microtesla, µT), misurati ad un metro di altezza dal suolo, nelle vicinanze di una linea di trasporto elettrico (la torre non viene rappresentata in scala). Si osservi che i valori si riducono sensibilmente quando aumenta la distanza dalla linea. Così, nella verticale della linea, B potrebbe raggiungere valori fino a 6 µT; a 15 metri dalla linea, B si ridurrebbe alla metà e per distanze superiori a 30 metri, B sarebbe nell'ordine dei microtesla.