SIT : Il Servizio di Taratura in Italia, o più brevemente SIT, è la struttura italiana che permette ai laboratori metrologici di essere accreditati per la taratura di strumentazione. Il riconoscimento dei laboratori avviene dopo una serie di visite ispettive (di sistema e tecniche) e si concretizza nell’emissione di un Certificato di accreditamento. L'accreditamento SIT attesta: la competenza tecnica del laboratorio ad effettuare tarature, la riferibilità dei campioni utilizzati, la conformità alle norme internazionali. I range e le incertezze di misura di ogni laboratorio accreditato sono specificate in un’apposita tabella di pubblicata sul sito internet del SIT. Solo i laboratori accreditati possono emettere Certificati di Taratura; tali documenti sono redatti secondo dettagliati canoni (dettati dal SIT) e possono riportare il logo ufficiale dell'ente. Grazie ad accordi internazionali di mutuo riconoscimento (stipulati tra il SIT e gli omologhi esteri) nonché confronti interlaboratorio tra i laboratori metrologici di vari paesi, i Certificati SIT sono riconosciuti anche all'estero. Il SIT è confluito nell'Ente unico di accrditamento italiano ACCREDIA . I centri SIT sono ora chiamati LAT (Laboratorio di Taratura Accreditato). I certificati emessi da tali centri accreditati conservano il medesimo valore (anche all'estro) dei "vecchi" certificati SIT.
Certificato SIT: Il certificato SIT (dal 01/07/2011 Certificato LAT) è un certificato ufficiale riconosciuto dalla legge 273/1991 che ha istituito il Sistema Nazionale di Taratura. La certificazione SIT (dal 01/07/2011 Certificato LAT) è rilasciata per tutta la strumentazione definita dal cliente come strumentazione di riferimento o di prima linea; garantisce le capacità di misura, le competenze metrologiche del Centro di taratura, la riferibilità e la tracciabilità ai campioni nazionali e internazionali.
Verifica: La verifica periodica degli strumenti di misura consiste nell'accertare il mantenimento nel tempo della loro affidabilità metrologica finalizzata alla tutela della fede pubblica, nonchè l'integrità di sigilli anche elettronici e etichette o altri elementi di protezione previsti dalle norme vigenti.
Calibratura degli strumenti di misura.
Controllo della correzione delle grandezze di misura degli strumenti di misura, controllo e verifica o disposizioni di misura senza intervento nel sistema degli strumenti di misura. Oppure determinazione dello scarto sistematico dell'indicatore riguardo al valore reale della grandezza di misura.
Documento o certificato di calibrazione: documenta le proprietà tecniche dello strumento di misura corrispondente così come la possibilità di recupero del modello di misura nazionale.
Intervallo di calibrazione: Per poter effettuare misure corrette e durature, gli strumenti di misura devono essere controllati o calibrati periodicamente. Questo periodo di tempo si chiama intervallo di calibrazione. Non si può determinare con precisione quando si devono calibrare di nuovo gli strumenti. Per poter fissare l'intervallo bisogna considerare i seguenti punti chiave:
- Grandezza di misura e limite di tolleranza permessa.
- Rendimento degli strumenti di misura.
- Frequenza d'uso.
- Condizioni operative.
- Stabilità delle calibrature precedenti.
- Precisione richiesta agli strumenti di misura.
- Determinazione del sistema di garanzia di qualità dell'azienda. |
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Questo significa che lo stesso utente è colui che deve fissare e
controllare l'intervallo tra le due calibrature.
Scarto della misura: Scarto dell'indicatore dello strumenti di misura rispetto al valore reale della misura.
Certificato fabbrica: I certificati fabbrica vengono spediti con modelli sottoposti a una vigilanza sistematica dagli strumenti di controllo; la recuperabilità dei campioni utilizzati in questi casi è assicurata da una vigilanza regolare degli strumenti di controllo, Gli strumenti di misura sono regolati attraverso dei dispositivi di controllo e calibrazione interni.
Altri link sugli strumenti di misura:
PCE Instruments ha fornito i suoi strumenti di misura in Antartide. (Polo meridionale). Con il fine di testare se i nostri strumenti erano capaci di resistere a temperature estreme, li furono effettuati piccoli adattamenti nelle giunte per ottenere così un isolamento termico che creasse a sua volta un microclima all'interno degli stessi. Furono effettuati esperimenti astronomici, geografici, ornitologici ed ambientali con grande successo, grazie a strumenti di misura per ozono, strumenti di misura per PH, strumenti di misura per luce ultravioletta, strumenti di misura per aria, dosimetri... etc.
L'Antartide è un laboratorio naturale che mantiene intatte certe proprietà in relazione con l'origine della Terra ed il Sistema Solare. Non risulta innovativo sottolineare la carta che gioca il ghiaccio antartico, grazie alle microbolle d'aria che sono rimaste intrappolate nei diversi strati, per la stima dei diversi cambiamenti climatici (glaciazioni) accaduti sulla superficie terrestre durante il tempo. Qualcosa che contribuisce specialmente al cambiamento climatico è l'eccessivo effetto serra, per emissione CO2, e la scarsità di Ozono negli strati alti dell'atmosfera permettendo il passaggioo di radiazioni UV pericolose per la vita sulla terra, dovuto almeno in parte all'elevata attività industriale umana delle ultime decadi. In maniera naturale, ci sono stati sempre e sempre ci saranno cambiamenti climatici, dovuti anche ad altri movimenti ciclici, precessione e mutazione, che registra la Terra come pianeta rispetto alla sua inclinazione rispetto ad al sole, oltre ai cicli propri ed evoluzione a lungo termine della sua atmosfera, correnti marine e gli incidenti esterno tipo impatto per asteroide. La storia del clima terrestre ci dice che qualunque zona geografica si è vista colpita per cambiamenti notevoli. È erroneo cadere nella trappola di pensare che in un determinato posto si godrà sempre dello stesso clima. La cosa certa è che un lieve cambiamento atmosferico per il pianeta presuppone un grande cambiamento per l'uomo di oggi.
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